Santarcangelo è un’idea, la trovi dentro di te, ma la scopri solo quando ci arrivi. Perché passare in un luogo è ciò che facciamo tutti i giorni, ma decidere di fermarci è frutto di una sensazione; sembra quasi un ricordo, ma è davanti a noi come momento presente. Perché questa è Santarcangelo, la sensazione di un ricordo presente, uno spazio vivo che si sintonizza con i nostri occhi, i nostri pensieri, la nostra pancia, ogni volta in maniera diversa. E’ sempre adatta al nostro tempo, perché è un luogo che non conosce il tempo stesso, stratificando esperienze che si mostrano nella contemporaneità. Un giorno ti accorgi che in quella stradina c’è un bar, un ristorantino, di cui non avevi memoria, proprio vicino ai portici. Poi scopri che sotto quei portici stavano poeti ed intellettuali, ma probabilmente, quando erano li, non parlavano di filosofia, ma magari di corna, si, proprio corna, quelle che sono famose nell’immaginario collettivo sotto all’Arco Ganganelli per la Festa dei Becchi, perché a Santarcangelo puoi parlare di Filosofia, di Teatro, di Musica, ma anche di corna. La mutazione è la cifra dell’intelletto, per questo la Città si trasforma ed i suoi cittadini trasformano cose ed esperienze, come Mutonia, come le Scuole Elementari che offrono conoscenza, ma che una volta erano una bellissima chiesa, come la Santarcangelo sotterranea fatta di Grotte ed anfratti ancora misteriosi e che forse lo resteranno per sempre, che erano magazzini, o forse luoghi di preghiera e certamente ricoveri durante i bombardamenti della guerra. Si dice in Romagna che la piadina di Santarcangelo sia la piadina “vera”, la piadina “di mezzo” tra quella riminese e quella cesenate/ravennate. Questa è l’identità di Santarcangelo, una “terra di mezzo” della Romagna, che a sua volta è un crocevia, dove lo spirito goliardico, il buon vivere e le avanguardie culturali, che in Romagna sono presenti da sempre, si intrecciano in pochi chilometri quadrati, sufficienti ad essere sapori, feste, racconti e storia alla continua ricerca della poesia del vivere. Visit Santarcangelo non è una guida, è lo spunto per vivere delle esperienze, delle memorie, dell’arte e della vita, inattesa come questa Città che somiglia ad un Borgo, ma presenta il meglio di sé come attrattore turistico moderno ed accogliente nei modi, nei servizi e nell’attenzione ai suoi ospiti.
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