Santarcangelo è caratterizzata da un vero e proprio mondo sotterraneo e misterioso fatto di grotte, granai, ghiacciaie e segrete vie di fuga. Percorrendo le viuzze del borgo antico, il visitatore viene proiettato in un tempo lontano in cui la popolazione viveva protetta all’interno della cinta muraria.

La vita del paese nel medioevo era racchiusa come in uno scrigno all’interno delle mura e la popolazione dovette ingegnarsi per garantire la propria sopravvivenza (a volte gli assedi duravano alcuni mesi).

Venne dunque creata una imponente realtà sotterranea sotto quella visibile, atta alla conservazione del vino, degli alimenti deperibili e per nascondere i cereali.

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Piano superiore

Le 150 Grotte di Santarcangelo

Il caratteristico borgo medievale di Santarcangelo sorge su una vera e propria città sotterranea, un mondo nascosto e misterioso fatto di cunicoli, pozzi, gallerie ed imponenti sale circolari: centocinquanta grotte situate nella parte orientale del colle Giove.

Numerose sono state create come cantine per la conservazione del vino. Cinque grotte si suppone siano molto più antiche, ideate forse come luoghi di culto.

Imperdibile è la visita alla grotta monumentale pubblica, in cui guide esperte accompagnano i visitatori narrando antiche leggende ed emozionanti racconti.

Una sorta di labirinto in cui è impossibile non venire sedotti dal senso di mistero che si percepisce ad ogni passo.

I 300 Granai

Passeggiando per le viuzze della cittadella medievale, l’attenzione viene catturata dai numerosi granai scavati nell’arenaria e nell’argilla del colle. Nel medioevo, creare queste fosse, era l’unico modo per proteggere i cereali dai numerosi assedi che flagellavano il borgo.

I granai sono ben trecento, segnalati sui ciottoli lungo i vicoli del borgo e situati all’interno delle corti dei palazzi.

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Ghiacciaie e neviere

Nei pressi della Porta Cervese, in via Ruggeri, ci si imbatte in una struttura alquanto singolare in muratura.

Si tratta della sommità di una antica neviera racchiusa in gran parte all’interno di un ristorante.

Una sorta di uovo perfetto, riempita in passato di neve pressata ed utilizzata per la conservazione delle carni (è accessibile dal locale che l’ha inglobata). La via Ruggeri disposta ad nord, nei secoli passati, ha ospitato numerose ghiacciaie utilizzate per lo stoccaggio della neve.

Segrete vie di fuga

Ogni rocca vanta la presenza di segrete vie di fuga.

Un’antica leggenda narra che la famiglia Malatesta avesse creato un passaggio sotterraneo che permettesse di allontanarsi dal paese in caso di assedio. Si racconta che Sigismondo Malatesta, a cavallo, percorresse in pochi minuti il lungo labirinto sotterraneo e che uscisse nei pressi della Pieve che dista circa un Km.

Ancora nessuno è riuscito a svelare questo mistero.

Nelle grotte per questione di sicurezza si può entrare solo se accompagnati.

Per informazioni su costi e per la prenotazione del tour:
Ufficio Informazione ed Accoglienza Turistica – Pro Loco
Tel. 0541 624270;
e-mail: iat@comune.santarcangelo.rn.it

(video ricostruzione 3D - Rilievo laser scanner a cura dell'Ing. Slomp Franco - Archivio Pro Loco)

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