Il santarcangiolese Giorgetti Alfonso è scomparso nello scorso mese di settembre, all’età di ottantanove anni (comunemente noto come “Fonso ad Vigi”, dove “Fonso” sta per Alfonso, “ad” sta per “di” e “Vigi” sta per “Luigi”; il nome di suo padre).
Artigiano conosciuto, maestro nell’arte del ferro battuto, arte tramandatagli dal padre, da cui ereditò anche la bottega artigiana, con a fianco la casa in via Verdi dove è nato e vissuto, fu portatore di memoria e di storia cittadina; va ricordata inoltre per la sua preziosa attività all’interno della prima Giunta Municipale del secondo dopo guerra repubblicano.
Noto a tutti, oltre che per la sua arte tramandatagli dal padre, anche per la sua preziosa attività alla guida dell’antica Società Operaia di Mutuo Soccorso, sapeva introdurre il suo ospite in un mondo antico e prezioso ed i suoi racconti erano un viaggio nella memoria.
La minuziosa descrizione delle tecniche di lavorazione del ferro, diventava un lieto immergersi nella passione e nel gusto per il lavoro.
Ha lasciato distribuite nelle case cittadine le sue tante opere ed insieme a loro un bell’esempio di ciò che significa umanità e solidarietà.
Chi lo ha conosciuto sa di cosa stiamo parlando e dell’impegno che giorno dopo giorno lo portava a darsi da fare per la sua Santarcangelo e per la sua gente.
(Tratto in parte e liberamente dal periodico d’informazione Tutto Santarcangelo – novembre 2000, articolo del direttore responsabile).
Particolare della ringhiera in ferro battuto di piazza delle Monache realizzata dal Fabbro Alfonso Giorgetti.
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