Eron (Enciclopedia Italiana Treccani)

Artista italiano pioniere del writing in Italia, ha successivamente evoluto il suo linguaggio in senso figurativo, attraverso una ricerca che lo qualifica, oggi, tra i più dotati e virtuosi interpreti della scena dell’arte urbana e della pittura contemporanea, raggiungendo riconoscimenti e consensi internazionali. Nonostante la formazione accademica presso la Scuola d’Arte di Urbino, il primo insegnamento nel campo dell’espressione creativa ed artistica gli viene dalla strada. E. inizia a praticare i graffiti all’età di quindici anni, nel 1988: a quella data uno dei primissimi esponenti sul suolo nazionale, soprattutto considerando una realtà periferica come quella riminese. Dopo parecchi anni di attività illegale e decine di vagoni dipinti con uno stile riconoscibile e di significativa influenza locale e nazionale, E. mette a frutto, mischiandole armonicamente, le sue esperienze di accademia e di strada.

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Prende vita una pittura fortemente evocativa, che si avvale dell’utilizzo virtuosistico ed iper-sensibile dello spray, di cui sfrutta al massimo la peculiarità di restituire un effetto visivo incorporeo e fumoso, derivante dalla facoltà di controllare la forza e la consistenza del getto. Ne deriva uno sfumato delicatissimo – con un effetto sfocato che può ricordare molto da vicino l’estetica di alcuni dipinti figurativi di G. Richter – , amante delle tonalità sabbiose, che eleva la tecnica dello spray alla pittura convenzionale, confondendone gli esiti ed eguagliandola nella capacità di mimesis del reale, dove in alcuni casi l’inganno ottico è talmente sorprendente da trarre in inganno lo spettatore.

Numerose sono le opere che l'artista Eron ha realizzato a Santarcangelo.

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“Soul of the wall”
Murales dedicato ad Antonio Baldini, realizzato nel 2015 sulla facciata del Teatro LAvatoio (Via A. Costa) in occasione di Cantiere Poetico.

“Don’t cry”
Realizzato all’interno del Musas nell’ambito della mostra “Unearth. Portare alla luce”.

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Sulla facciata dell'edificio Dispense Sali e Tabacchi sita in Via G. Pascoli

"Giuliana"
Opera realizzata sull'edificio del Supercinema nel 2016, dedicata alla poetessa santarcangiolese Giuliana Rocchi.

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“Tower to the people”
Iniziata nei giorni del Cantiere poetico 2018 e attualmente in fase di completamento da parte dell’artista.
L'opera esprime con tutta la sua imponenza la forza della delicatezza, la potenza della non violenza, la vittoria della gentilezza, l’amore contro l’odio, l’intensità della poesia, la perfezione dell’armonia, il desiderio di libertà e di pace delle persone. Un’opera poetica, silenziosa e allo stesso tempo dirompente.
L'artista ricorda il caso di Tommie Smith, l'atleta nero statunitense che alle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico fece il gesto del pugno chiuso alzato al cielo, sul podio, intendendolo come un saluto dei diritti umani.

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